domenica 3 aprile 2011

Cinephilia # 1 › Nessuno mi può giudicare

(Non mi dilungo con le premesse dal momento che sono le stesse di Book Blog: nuova pseudorubrica a scadenza non fissa anche se stavolta non si parla di letteratura ma di cinema)

Un paio di settimane fa la noia serale m'attanagliava e al "Vado al cinema!" della mia genitrice sono scattata dalla sedia urlando "Okay, vengo anche io", nonostante fossi assolutamente ignara dei film in programmazione. Questo stato di ignoranza è rimasto invariato fino al momento dei biglietti: "Tre per Nessuno mi può giudicare, grazie". Non sapevo se pensare a Caterina Caselli o a Berlusconi. Insomma, un titolo così è così perfetto da essere assolutamente scontato per un biopic sul premier. (E se non ricordo male lo hanno usato pure per una puntata di AnnoZero, in effetti).
Comunque, all'occhiata successiva, la visione di Raoul Bova e della Cortellesi sui manifesti mi fa dimenticare sia la Caselli che Berlusconi. Non sono una di quelli che "Il cinema italiano mi fa schifo a meno che non si tratti di Moretti e Garrone", ma sicuramente non era un film che sarei andata a vedere di mia spontanea volontà e sicuramente non entravo in sala con grosse aspettative a parte l'idea di passare due ore fuori dalla routine casalinga del mercoledì sera.


Ho dovuto ricredermi: il film manda messaggi piuttosto interessanti se ci si fa bene attenzione. Prima di tutto, si parla di escort, argomento quanto mai attuale a pochissimi giorni dal processo Ruby (Visto che c'era il nesso con Berlusconi?!?). Il problema però è COME se ne parla: intendiamoci, il messaggio che fanno passare sulle escort in se per se non è nemmeno sbagliato, non è pura colpevolizzazione moralista ne tantomeno pura indifferenza da abitudine quanto una posizione piuttosto equilibrata, abbastanza condivisibile che non generalizza, non fa ne un'estrema vittimizzazione ne, al contrario, un estrema colpevolizzazione (Non spoilero nel post le scene del film a cui mi riferisco, ma volendo se ne può tranquillamente discutere nei commenti). L'errore, a mio avviso, l'errore TOTALE, sta nel trattare la questione "clienti delle escort": il regista all'inizio li cita solo en passant, li fa apparire esseri quasi leggendari, quasi inesistenti, quasi leggende metropolitane (Quando Eva, la escort "scafata" ne parla alla protagonista, aspirante escort), poi, quando li fa vedere, li fa risultare quasi personaggi simpatici (Quello che si veste da Batman) o "da comprendere" (Ho sentito una signora che -riguardo al cliente masochista- uscendo dal cinema ha commentato: "E ci credo che va a puttane, con quella moglie!". Tra l'altro, maschilismo portami via, ma soprassediamo sulla questione). L'unico che appare stronzo, anche se stereotipato (Quello sullo yacht) viene stemperato e fatto passare in secondo piano dalla scena immediatamente successiva, dall'umorismo che sebbene sia un umorismo da clichè fa effettivamente ridere di: "Tu devi essere orgoglioso di essere africano" "Ma io veramente sono di Catanzaro".


In sostanza, quello che non condivido del messaggio del film (Magari è perchè è una produzione Rai?) è l'eccessiva umanizzazione dei clienti delle escort che ce li fa sentire vicini, quasi simpatici, ci porta quasi all'idea di "Non condannare ma abituarsi" del "Capita" ecc ecc ecc.
E io personalmente i clienti delle escort rifiuto di farmeli stare simpatici, che si chiamino Silvio Berlusconi, Emilio Fede o che siano uno stronzo che scopa vestito da Batman.

Un film da vedere, comunque. Per capire la strategia che vogliono usare per fotterci.

4 commenti:

  1. Il film l'ho visto e mi è molto piaciuto. Bravissima come sempre Paola Cortellesi e pure Bova è bravo e i personaggi di contorno sono tratteggiati splendidamente (i vicini "burini", l'ex fidanzata interpretata da Caterina Guzzanti, il portiere (finto)razzista Papaleo che si produce in una citazione di Ecce Bombo, persino Dario Cassini nel breve ruolo del marito defunto venditore di cessi lascia il segno)..insomma non un'opera memorabile, ma una buona commedia scritta e diretta sapientemente che fonde ottimamente comicità e momenti riflessivi.
    Venendo alla "umanizzazione"...a parte il fatto che è una scelta narrativa che non influisce sul valore artistico dell'opera, esattamente il problema qual è? I clienti delle prostitute sono in effetti esseri umani quindi non vedo in quale altro modo dovrebbero essere rappresentati, come mostri che strisciano fuori dai tombini?
    Scusa se te lo dico ma la tua mi sembra un'obiezione "ideologica" che ritengo inappropriata ad un'opera come questa.
    Io personalmente nel masochista e nel tizio vestito da Batman ho visto degli individui patetici, ridicoli non odiosi ma nemmeno da invidiare o da ammirare..che è esattamente ciò che gli autori volevano ottenere: guarda come so' fessi, ridicoli sti puttanieri.
    Tu vuoi odiarli..ok, nessuno te lo vieta ma prima di tutto dovresti spiegarmi una cosa: mi sembra di capire che tu hai apprezzato che il film abbia approcciato il mondo delle escort senza giudizi moralistici contro queste donne ed è una cosa che ho apprezzato anch'io...ma se il film non condanna una persona adulta che decide di vendere le proprie prestazioni sessuali, perchè mai dovrebbe condannare l'adulto che compra quelle prestazioni? Cioè non ha senso difendere Boccadirosa (che comunque lo faceva "per passione" più che per denaro quindi non era proprio assimilabile ad una escort) e condannare gli uomini che ci andavano.
    Insomma non esistono prostitute senza puttanieri e non esistono puttanieri senza prostitute, dire che vendere prestazioni sessuali è ok o comunque non condannabile, ma comprarle invece è condannabile è un tantino illogico.
    il bello di questo film è che non ci sono giudizi moralistici verso nessuno: non è un film che giudica, non è un film su quanto sono cattivi i puttanieri, si racconta la storia di una donna che da ricca diventa all'improvviso povera e con un mare di debiti e per salvare se stessa e il figlio, costretta dalle circostanze, fa una scelta estrema..e te la racconta scegliendo il registro della commedia brillante leggera ma non superficiale (non è una farsaccia cinepanettonesca) ed è una scelta artisticamente valida. L'obiettivo del film è divertire con intelligenza e anche far riflettere, per conto mio il film ha ottenuto quel che voleva quindi è un buon film, un'opera riuscita..l'approccio ideologico-politico che hai adottato ancorchè legittimo non mi convince.
    Comunque a proposito di politica: assolutamente geniale il momento in cui Eva spiega le differenze tra il politico di destra (che si ritiene spiritoso) e quello di sinistra (che invece vuole sentirsi intelligente e sopratutto approvato)..in poche immagini e battute ti ha raccontato l'Italia politica di oggi, quella scena colpisce nel segno come sapeva fare la grande commedia all'italiana di Risi e Monicelli e proprio come quelle commedie ti fa ridere...molto amaramente.
    Perdona la lunghezza, ma sono appassionato di cinema come avrai capito.

    Ciao.

    RispondiElimina
  2. Non ci sarebbe bisogno di specificarlo ma ovviamente io nel mio post mi riferisco ad una prostituzione svolta tra adulti consenzienti. So bene che c'è anche una prostituzione schiavistica che coinvolge anche ragazze minorenni, e in questi casi la condanna totale dei magnaccia e dei clienti è fuori discussione. Ci tenevo a dirlo.
    Comunque ho letto un po' delle tue passioni cinefile, musicali e letterarie e lasciami dire che hai ottimi gusti! Truffaut, Hiroshima mon amour, Almodovar Evangelisti, Cugia..li amo molto anch'io.
    io personalmente aggiungo Woody Allen, Quentin Tarantino e Josè Saramago..e vabbè pure altri ma non ti faccio l'elenco.

    riciao

    RispondiElimina
  3. Comunque non voglio equiparare Nessuno mi può giudicare (che resta un buon film, a mio parere) ai grandi classici della commedia italiana però quella scena è azzeccata

    RispondiElimina
  4. Comunque tra i film in concorso al festival di Cannes c'è Sleeping Beauty di Julia Leigh,prodotto da Jane Campion, che affronta il tema della prostituzione con un registro serio e drammatico.
    Non so se e quando lo vedremo in Italia, ma forse potrebbe interessarti

    RispondiElimina